Ripubblico quest post vecchio di un anno, per l’interesse suscitato nei lettori dalla tematica in questione e la ricchezza delle storie di vita che sono state narrate.

 

E’ questa una domanda che molti genitori si pongono. In generale, si possono dire tre cose:
a) non avere troppa fretta, soprattutto quando non siamo sicuri noi di ciò che vogliamo fare. I bimbi hanno già sofferto abbastanza a causa della separazione, perché esporli ad ulteriori sofferenze? Si affezionano facilmente ad altre persone, come ci rimarrebbero se dopo un po’ il nuovo amico/la nuova amica di mamma o papà non si facesse più vedere?
b) Se invece la scelta è consolidata e abbiamo la ragionevole convinzione (non certo la certezza matematica!) che la storia è seria, allora sì: i figli hanno il diritto di condividere le scelte della nostra vita, soprattutto se sono grandicelli. Attenzione tuttavia a non chiedere al compagno/a di fare da papà o mamma. Questi esistono già e devono svolgere il loro ruolo!
c) E se invece non ho trovato un nuovo compagno stabile? Si può uscire con l’amico (anche se poi è un’amica o viceversa) … mica ci sarà bisogno di dire tutto, no?

Il tricolore dei primati a Modena: 1797 metri, sorretto da 1800 persone (foto da https://www.facebook.com/cittadimodena)

Una coppia in crisi

Vignetta di Pietro Vanessi

Lui Sonnecchia sul divano, infastidito dai rumori radi che attraversano il pomeriggio quasi estivo. Ogni tanto sembra avere un rigurgito di dignità. Si alza quel tanto che basta per cambiare posizione. Sempre con molta molta lentezza.
Lei Esce in giardino. Torna dentro. Guarda lui con malcelata insofferenza. Ritorna fuori. Si dedica al prato. Guarda i fiori. Ritorna dentro. Si avvicina a lui (in cerca di affetto?).
Lui Apre un occhio. Poi tutti e due (si sentiva osservato dallo sguardo di rimprovero di lei?). Sbadiglia con poca creanza. Guarda lei con aria interrogativa (ma non troppo). Emette una specie di grugnito. Poi, non ricevendo alcuna risposta, chiude di nuovo gli occhi, forse interrogandosi sul mistero dell’universo femminile.
Lei Ha un gesto nervoso del corpo, come di una decisione rimandata da troppo tempo. Si prepara per uscire. Cerca di fare più rumore possibile, come prova della propria esistenza in vita. Fallito l’ultimo tentativo, se ne va (per sempre?).
Lui Adesso si alza. Si stira. Si avvicina alla cucina strascicando i piedi. Chissà se lei ha lasciato qualcosa da mangiare …

(Lei, una bastardina dal pelo grigio chiazzato di rosa, occhi verdi e bisogno di affetto;
Lui, un esemplare di razza, pelo grigio (qualcuno dice blu), occhi arancioni, parola d’ordine: nonchalance: i gatti di casa).

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